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Tutto inizia nell’anno 2009. Vivevo ancora vicino a Roma. Stavo attraversando un periodo difficile con la salute, tanto che in quello stesso anno ebbi in un mese per ben cinque volte influenze di tutti i tipi. Le difese immunitarie si erano indebolite e così i medici mi diagnosticano che lo stress e le allergie all’ambiente mi avevano causato l’abbassamento di difese immunitarie.



Vivevo uno stato psicologico molto difficile entrando anche in depressione e anoressia anche se leggera. Dimagrivo sempre più e non avevo più entusiasmo verso la vita, proprio per i troppi problemi che dovevo affrontare da sola.



Fu proprio in questo periodo che sognai una suora. Una bella figura. Le sue uniche parole furono:”prego io per te”. Al risveglio, per quanto fosse vivo e vero il sogno, non sapevo a chi domandare notizie su questa suora. Premetto che io sono molto devota di Santa Rita da quando sono piccola, però quando mi veniva in sogno era sempre evidente il santuario di Cascia, per cui capii che non poteva essere lei. La cosa più bella fu la serenità che mi lasciò questo sogno, pur non conoscendo chi fosse la suora.



Un giorno parlai ad una amica di tutto questo e lei, con molta serenità, andò nella sua stanza e mi prese una foto dicendomi:”è lei?” Riconobbi la suora del sogno e fu così che seppi il nome Suor Maria Gabriella. Non mi diede grandi notizie, solo che dovevo pregarla perché mi avrebbe aiutata ad affrontare tutte le mie difficoltà, aiutandomi a risolverle. Per un periodo l’ho pregata, poi sono andata via da Roma e mi sono trasferita a Terni. Non nego il fatto che non ho più pregato per lei, il tempo è passato fino ad ora, cioè fino a quando non mi è tornata davanti attraverso immaginette che mi sono ritrovata nelle chiese che casualmente ho visitato. Proprio quando meno me lo aspettavo.



Poi il 20 gennaio a Riano in occasione della settimana per l’unità dei cristiani, presso la Cittadella ecumenica-Taddeide – la suora per ringraziarmi del concerto che avevo tenuto da loro quel pomeriggio, mi dà una busta per ringraziarmi e dentro avevo intravisto una immaginetta di una suora, tipo un santino. Sinceramente non le ho dato molta importanza credendo che fosse l’immagine di qualche madre superiora del loro ordine. Il giorno dopo apro la busta, e cerco di capire chi fosse la suora dell’immagine, leggo prima la preghiera e poi alla fine c’era il nome di Suor Maria Gabriella. A quel punto mi sono detta:”Devo capire e andare a fondo”. Leggo l’indirizzo e cerco su internet Vitorchiano Suore Trappiste. Ed eccomi qua! Telefono e fisso l’appuntamento con Madre Augusta proprio per cercare di conoscere più da vicino questa beata trappista. Ci siamo incontrate e dopo un lungo colloquio, mi ha portata sulla tomba e lì ho pregato affinchè si aprisse uno spiraglio per il lavoro e per la mia vita personale. Beh, il giorno dopo mi chiamano da due scuole –Narni e Orvieto- per due supplenze. Potete immaginare la mia gioia, anche perché riprendevo ad insegnare la musica nelle scuole medie statali dopo ben 14 anni. E’ stato emozionante! Adesso sto per finire l’incarico, però per me è stato davvero un miracolo.





Loredana







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